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Piccoli passi per leggere

Laboratorio di Fantastica…mente

Munari, innovativo designer nonché artista creativo ed eclettico, lancia una sfida: dal 1949 inizia a sperimentare nuove forme di linguaggio visivo e nuovi materiali editoriali creando i Libri Illeggibili, una collana che può essere “letta” dai bambini e nella quale rilegatura, inchiostro e testi non contano nulla. II libro diventa un oggetto che racconta storie senza l’utilizzo della parole. Non semplicemente supporto per il testo, la carta comunica un messaggio attraverso il formato, il colore, i tagli e la loro alternanza. Si omettono gli elementi che costituiscono il libro tradizionale, come il colophon e il frontespizio, e la lettura diventa lo svolgersi cadenzato di una composizione musicale, con timbri sempre diversi nell’alternarsi delle pagine.
Non vi è ordine, non ci sono margini e tanto meno numeri di pagine. Forme, colori e tagli sono i paesaggi di questa narrazione che non ha né inizio né fine; si può andare avanti e indietro; si possono “leggere” capovolti o da metà. Colori allegri, tristi e drammatici; forme taglienti o morbide, fori che saltellano da una pagina all’altra sono i protagonisti senza tempo e senza nome che ci accompagnano lungo un racconto sensoriale.
Citando l’artista stesso, “è un libro di comunicazione plurisensoriale, oltre che visiva. Fu cosi che nacquero i libri illeggibili, così chiamati perché non c’è niente da leggere ma molto da conoscere attraverso i sensi” (Bruno Munari, Libri senza parole, in R. Pittarello, Per fare un libro, Milano, edizioni Sonda, 1993).
In quest’opera fori rotondi ci svelano e portano tra le varie pagine, svelando foglio dopo foglio il percorso di un filo rosso che ci accompagna fino a sparire nell’ultima pagina. Un percorso che va al di là del solo vedere, perché i colori (rosso, nero e grigio) vengono percepiti diversamente da ognuno di noi. Dove si riscopre il tatto passando da carte ruvide a lisce, da leggere a pesanti. In cui anche l’olfatto ha una nuova veste: le diverse tipologie di foglio hanno odori differenti. Cosi come gli odori e le sensazioni tattili, anche l’udito trova in questo volume nuovi stimoli, il filo che scorre ed interagisce con le diverse carte non fa
sempre lo stesso rumore. Nel segno della rarefazione visiva e della sperimentazione dei materiali, la produzione di “libri illeggibili” continua per Munari lungo tutto l’arco della propria vita. Nel 1955 alcuni esemplari sono esposti al MoMA di New York, nella cui Design Collection sono tuttora conservati 9 “libri illeggibili”.
A questo progetto si affiancarono poi altri studi sui libri: ad esempio i Libri Tattili e i Pre-Libri, tutti lavori incentrati sull’importanza di vie comunicative “alternative”, e nuovi modi di stimolare la creatività dei bambini e di stupire gli adulti.