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In principio era parola

2016

Un popolo di santi, navigatori, poeti.
I santi sono soltanto quelli del passato, oggi la santità non è fare qualcosa di straordinario ma fare straordinariamente bene ogni cosa.
Navigatori solcano i mari, quelli veri, solo con i carichi di morte e solcano i mari della rete per riempire il vuoto della mente e dell’anima che si fa sempre più vuoto dato che si riempie di cose vane.
Poeti “La poesia salva la vita” insegna Donatella Bisutti e F. Dostoevsky “La bellezza salverà il mondo”.
È giunto il momento di crederci altrimenti non usciremo dal pantano o dalle sabbie mobili.
I bambini sono la speranza, tutti lo dicono ma pochi lo praticano.
“L’assordante informazione totale non comunica più nulla” (C. Balzaretti). Attraverso il laboratorio di poesia, insegnanti e bambini insieme possono scoprire e riscoprire il valore della parola autentica in un mondo così pieno di parole logore e consumate.
“Io sono il capitano imprudente e spericolato come tutti i marinai, persino gradasso e bighellone: ma in che modo potrei vivere di ricordi, se non risparmio mai nulla, se a ogni nuovo giorno, nel vedere il cielo, il mare, la luce e la verità del creato, io mi dico: “Ci sono ancora, vedo, respiro, ascolto, e questa faccia è mia, miei gli occhi, e l’una mano e l’altra, mie?”
Provate anche voi a dirlo e vi accorgerete d’essere al mondo per qualche cosa e di aver tutto dalla vostra presenza. I colori diventeranno forti e nitidi, il pane buono e salato, le acque fresche e trasparenti: ogni cosa, perché esiste, è sempre più se stessa, lieta d’essere. Il mare è mare più mare, il cielo è cielo più cielo: e noi non siamo soltanto di fronte al mare, di fronte al cielo, di fronte alla luce, ma dentro il mare, dentro il cielo, dentro la luce.” Da “Il vaporetto” di Alfonso Gatto.

Destinatari del laboratorio sono state 24 insegnanti di Scuola Primaria e dell’Infanzia, coordinate da Bevagna Fernanda, a sua volta insegnante.

Il percorso è quello di una maestra che ha svolto metà del proprio servizio nella scuola dell’infanzia, allora “materna”, e l’altra metà alla primaria, allora elementare”. Si tratta di proposte operative, subito spendibili in ogni aula, naturalmente calibrate al contesto, alle conoscenze pregresse, ai bisogni del gruppo classe, alle scelte metodologico – didattiche del singolo docente. I percorsi di poesia e di scrittura creativa, in generale, sono un valido complemento dell’istruzione formale, perché permettono agli alunni di scoprire la scrittura per scelta e non solo per obbligo!